Articoli nella categoria Politica

Stop that train – Sviluppo e attualità del Movimento NoTAV

di Kristin Carls / Dario Iamele

Chiomonte, 3 luglio 2011, ore 10.00. La lunga stretta strada dell’abitato fra le vecchie case di pietra è strapiena e dalla stazione si aggiunge con ogni treno in arrivo un’altra piena di gente. Mentre nel villaggio ci si trattiene ancora in lunghe file per panini, formaggio montano e caffè, la testa del corteo dei dimostranti è già in marcia un bel po’ avanti giù nella valle. Dappertutto sventolano bandiere bianche con su un treno crociato in rosso e la scritta No TAV oppure Stop that Train.

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‘Quello che non si dice’ su liberalizzazioni & privatizzazioni

Sono oramai giorni che il capitolo ‘liberalizzazioni’ anticipato e previsto dal governo Monti ha preso piede nel dibattito pubblico, tematizzato dagli organi di stampa, sponsorizzato dalle ‘forze politiche dell’austerity’, contestato dai primi destinatari (cetuali?) dei provvedimenti, quindi discusso e dibattuto da coloro che nella categorizzazione gerarchica dei decreti sono e saranno sempre più la clientela…

Necessariamente il nodo liberalizzazioni non è esente di complessità e problematicità, laddove vanno a scontrarsi interessi contrapposti e particolari. Bisogna fare i conti con degli interrogativi, ineludibili, e il primo non può che essere quello relativo all’antagonismo tra strutture dell’oligopolio capitalistico in avversione al corporativismo cetuale di alcune categorie… che, semplificando, non possono che essere ascritte allo stesso sistema organizzativo?!

Ovviamente una delle necessità è quella di mantenere chiaro il contesto nel quale ci si muove, ben introdotto dall’articolo che segue di Tonino Perna; la dimensione del mercato e i suoi centri i potere, l’ideologia liberista e l’onta delle privatizzazioni, etc. Considerando soprattutto quanto nascosto dal velo delle liberalizzazioni del governone dei professori, soprattutto se andiamo a considerare la gestione dei territori e dei suoi servizi (acqua, trasporti, etc), dove la traduzione da compiere è quella di liberalizzazioni in privatizzazioni, che spinge ancora di più nello spazio del libero mercato quanto dobbiamo considerare servizio pubblico, collettivo, comune.

Tonino Perna con il suo articolo su Il Manifesto, intitolato ‘Quello che non si dice’, crediamo fornisca un primo contributo utile ed interessante per rovesciare il credo smithiano del liberismo in quelle che sono state le risultanti di un’ideologia che ha sospinto il mondo intero in una crisi sistemica che affonda le sue radici in una religione che è la crisi stessa a mettere in discussione, che non può che vederci protagonisti di una critica e contestazione radicale in avversione ad un sistema marcio, che le libertà le vuole strangolare a favore di un dio mercato programmato per il saccheggio.

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Cronache di Resistenza

Nella fredda mattina di ieri, compagne e compagni antifascisti hanno manifestato il proprio dissenso per contestare l’arrivo in città di una cinquantina di fascisti appartenenti al partito xenofobo di Forza nuova, tutti scortati fino a Palazzo Cittanova da polizia e carabinieri.

La militarizzazione imponente delle forze dell’ordine ha bloccato parte del centro cittadino, impedendone la fluidità alla cittadinanza, e la scelta suicida dell’amministrazione comunale ha provocato una massiccia mobilitazione antifascista.

Il fine di Forza nuova, che non ha aderenti al proprio partito in città, è chiaro: insediarsi con questi finti convegni per trovare agibilità politica a Cremona e cercare di ottenere uno spazio, annunciato ormai dal 2007, nella nostra città.

Individui ed organizzazioni antirazziste hanno dimostrato, ancora una volta, che il progetto di morte di queste carogne, dove l’unico spazio che meritano è nelle fogne, non potrà mai passare indenne da contestazioni.

Come CSA Kavarna comunichiamo che ulteriori provocazioni di stampo xenofobo non saranno più tollerate; saremo sempre nelle strade e nelle piazze ogni qualvolta si presenteranno manifestazioni di odio razziale e di intolleranza verso le diversità, sia che esse siano di stampo fascista o di stampo leghista.

Lo abbiamo urlato oggi, lo urleremo ancora: SIAMO INTOLLERANTI VERSO L’INTOLLERANZA.

CSA Kavarna

Fuori i fascisti dalla città, Cremona resiste ed insiste.

Sabato 14 gennaio saremo in piazza Sant’Agata (Cremona), dalle ore 10,00 per contrastare il convegno sulla crisi economica proposto dal partito razzista, xenofobo e fascista di Forza Nuova.
Con questo incontro, dove razzisti e xenofobi si parleranno addosso come al solito, cosa vogliono proporre? L’uscita dalla crisi come nel ’29 con regimi nazifascisti, guerre, distruzioni e il riemergere di tutti i loro valori carichi di morte?
Forza Nuova è nata per terrorizzare, picchiare ed uccidere la diversità e l’alterità sociale, fondando il proprio “movimento” sull’odio razziale, l’omofobia, l’antisemitismo e il perseguimento violento di tutte quelle finalità che non si riconoscono nei valori del fascismo.
Negli ultimi anni, nel neofascismo italiano è in atto un’evoluzione(?), cioè la tendenza e il ricercare valori di riferimento non solo nel ventennio mussoliniano ma direttamente nel nazismo, come le istanze che negano l’Olocausto e il riemergere di una ideologia difensiva della becera “identità bianca”. Questi fascisti hanno naturalmente le spalle parate dai loro camerati più anziani che ora stanno al governo di città, regioni e del paese; è qui che sta la gravissima responsabilità dell’amministrazione comunale di permettere questa manifestazione di intolleranza e di odio in una città che fa dell’antifascismo un valore fondamentale.
I vecchi camerata, ora assessori, De Bona e Nolli, non hanno niente da dire??? Ha senso militarizzare una città per l’adunata di queste carogne?
Il CSA Kavarna è pronto a lottare su tutti i fronti contro i rigurgiti fascisti, sia sul fronte culturale, per smascherare la reale essenza autoritaria, razzista, omofoba e sessista, sia sul piano militante, per non permettere nessuna agibilità politica a questi loschi individui.
La voglia di libertà è più forte di qualsiasi autorità!
Per ricacciare fuori dalla storia i fascisti, diamo appuntamento a tutte le individualità e organizzazioni antifasciste per un sabato militante di opposizione!
ORA E SEMPRE RESISTENZA
c.s.a. Kavarna

Il Cesio 137 minaccia la falda di Brescia

Una cava dismessa contenente materiale radioattivo potrebbe aver contaminato la falda superficiale della periferia a sud-est di Brescia?

È il timore contenuto nella relazione dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, che si è recata sul posto lo scorso giugno dopo 12 anni dalla scoperta del sito radioattivo.

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