Underground che spinge…

ma in realta’ cosa cazzo spinge?

“Penso che il disagio venga anche da una reazione alla cultura popolare dominante che si inserisce costantemente nelle nostre gole, che è introdotta forzatamente nelle persone tramite la televisione, la radio, i mass media etc. Penso che questo porti benzina sul fuoco e mantenga a livelli alti il disagio e l’aggressività del mondo.” Mark Newlands – Fondatore della Bloody Fist Records

Troppo spesso si sente parlare di “underground” associando questo termine a cose che di fatto con l’underground non hanno nulla a cui spartire.

Basta pensare ai concerti “punk”, “rap”, “reggae” o di musica “elettronica” che vanno tanto di moda dalle nostre parti. Eventi questi, a volte furbamente organizzati e promossi dalla Città di Lugano con lo scopo di assorbire in un contesto legalizzato ed entro certi parametri (business, controllo, sicurezza, consumismo, impossibilità di esprimersi liberamente,…) tutta la rabbia e il disagio verso questo mondo di chi si avvicina alle sottoculture underground.

Oppure si tratta semplicemente di eventi organizzati da gruppi di ragazzi che vedono in questi generi musicali un modo per mercificare una sottocultura con lo scopo di farsi due soldi e due amici, chiaramente evitando rotture di cazzo con lo Stato e la Società.

Cosa resta quindi di underground in questi tipi di eventi?

Lo sballo del sabato sera? Qualche piercing o tatuaggio?

Qualche volta vestiti eccentrici e gratitudine per coloro che ci permettono di divertirci, sempre senza disturbare troppo, durante il weekend?

Tutto questo non è underground!!!

L’underground secondo noi è una visione altra della cultura dominante e un insieme di pratiche in contrapposizione ad essa.

Underground è un attitudine di vita che prende a schiaffi la cultura dominante, sovvertendola.

Una rete sviluppata in modo informale che non rientra nei parametri imposti dalla società e si basa su uno stile di vita diverso a 360° da quello che ci viene proposto.

Uno stile di vita in cui nessun programma istituzionale o sociale può inserirsi, uno stile di vita che ci inventiamo noi seguendo i nostri desideri e le nostre aspirazioni.

Una vita essenzialmente libera dal controllo, libera dal business, libera dai mass media e la falsa informazione, libera da ogni forma di pregiudizio, libera dal pensiero unico che il dominio tenta di inculcarci in ogni istante della nostra vita.

Cogli il momento del tuo risveglio, nel labirinto delle paure, ciò che ti vuole unico e solo, interprete del tuo destino.
Guarda lo specchio e senza paura guardati dentro, per troppo tempo ti sei mentito e hai chiuso gli occhi. Sulle strade che hai percorso la tua alba mai si è alzata, vuoi finire cieco e muto o libero e selvaggio? Libero e selvaggio!
Nel ristagno più profondo non assopire i tuoi valori, per guardare intorno a te con gli occhi fissi senza vita. Non attendere altre mani pe poter ricominciare, dal tuo intimo la spinta già lo sai dovrà venire. Un altro schiavo del dolore, un’altra voce che ti insegue, al guinzaglio la morte dentro. Il rimorso nel silenzio o libero e selvaggio? Libero e selvaggio! Cogli il momento del tuo risveglio nel labirinto delle paure, ciò che ti vuole unico e solo, interprete del tuo destino
E tra mille volti “usa e getta” quanta voglia di aria pura, sulla faccia sparsa ovunque voglio ridere e gridare “Libero e Selvaggio”!”

testo dei Wretched – Libero e Selvaggio

Allucinazione Metropolitana