Manifesto Art@Hack

A chi chiede chi sia un hacker risponderemo con la stessa risposta di sempre: un hacker e’ chiunque voglia prendere in mano la  propria vita e trasformarla battendosi perché diventi qualcosa di  migliore. Con la tecnologia, con la politica, con la cultura, con un’idea di libertà concreta e antitetica a quella dei soldi con cui si ammanta chi ci comanda (perché nessuno si illude più che ci  governi). Hacker è chiunque voglia uscire da logiche di sottomissione e  omologazione imposte da  una economia che finalmente ha mostrato la sua  fallibilità.

(manifesto HM09)

“L’ Hacker è una persona abile nel sopravvivere e nello sfuggire alle  costrizioni”

“Essere Hacker è fare cose con cose che non sono state pensate per fare  quelle cose”

“L’ Hacker è quello che apre una scatola per vedere cosa c’è dentro,  perchè non si fida di quello che dicono gli altri”

(HM 2009)

L’ atteggiamento Hacker è qualcosa che va oltre i computer e la telematica.

Hacker è un abito mentale, un modo di pensare le cose, il manifestarsi  stesso di una coscienza critica applicata al sapere.

Gli hacker sono ovunque intorno a noi, si moltiplicano in ogni  disciplina e in ogni ramo del sapere, dell’ arte, dell’ informazione.  Sono bloggers, writers, artisti di strada, travelers, sound systems, liberi pensatori e tanti ancora che sfuggono ad una definizione

Siamo accomunati da una  creatività che non si lascia contaminare dalla cultura dell’immagine e del consumo passivo che ogni giorno la televisone tenta di insinuare  nelle nostri menti una creatività irruenta e invadente che infastidisce e mina alla base l’operato di chi fin dall’infanzia ha tentato di mantenerci sui binari di una cultura  prestabilita che non ci appartiene

Siamo sospinti dalla necessita imposta da un sistema coercitivo che, dopo  aver sventrato la comunità e il sociale, punta a rubarci  l’ultimo baluardo di umanità…la cultura.

Senza cutura saremmo atomizzati, ignoranti, totalmente assoggettati al più forte…ed è questo che vogliono renderci: vermi impotenti, marionette senza valore, semplici batterie per la loro matrice.

Siamo militanti della cultura, disposti a qualunque cosa per liberare  il nostro sapere, la nostra creatività e infine la nostra vita. Vogliamo  essere nuovamente padroni di ciò che ci rende umani distruggendo e  ridefinendo le bugie dei padroni e le loro “discipline ed arti”.

Siamo cacciatori del sapere, famelici di situazioni in grado di nutrire il nostro stomaco. Rifiutiamo ogni ideologia. Altro non sono che carcasse che alimentano  gli avvoltoi della strumentalizzazione.

Siamo giullari di ogni disciplina. Rifiutiamo saperi e valori assoluti. Altro non sono che scettri e  chincaglierie per agghindare despoti.

Siamo nomadi ed erranti dell’ esperienza. Rifiutiamo settarismi di sorta, invisibili prigioni dello sviluppo  individuale ed umano

Siamo sperimentatori e psiconauti, esploratori della coscienza e dell’ esperienza umana, guidati dalla bussola dell’ auto-coscienza

Siamo fratelli e sorelle, ed amici, uniti nella diversità e nella tolleranza, ma intolleranti con gli intolleranti, con gli oppressori, coi gerarchi e con i padroni.

Sui muri di ogni strada, in capannoni occupati e vibranti di musica, in  spazi virtuali nascosti, germoglia il fiore della nostra liberazione.