Articoli con tag via brocchi

13° giorno di sciopero della fame in piazza Loggia: il sindaco riceve ”i resistenti“

Questo pomeriggio dopo 13 giorni di sciopero della fame il sindaco Adriano Paroli  ha incontrato una delegazione del Comitato contro le nocività che dal 12 aprile protesta contro la realizzazione della discarica d’amianto di via Brocchi. Al primo cittadino, il Comitato aveva chiesto tre cose: la votazione, in consiglio comunale, di una mozione contraria alla costruzione del sito; la convocazione dei vertici della Profacta spa, che lo gestisce, per un confronto con comitati e cittadini che invocano il fermo dei lavori almeno fino a quando non si pronuncerà il Consiglio di Stato, e la sollecitazione alla Regione affinché riveda l’iter burocratico che ha autorizzato la costruzione della discarica. A tutte queste richieste il sindaco ha formalmente risposto sì. Inoltre appurerà chi abbia deciso, lo scorso 13 dicembre, di chiudere via Brocchi al traffico.

Il Comitato ha comunque deciso di proseguire ad oltranza lo sciopero della fame per ” vigilare ” sulle promesse fatte dal Sindaco e il 25 aprile  prenderà parte alla manifestazione antifascista che partirà da via Fratelli Bandiera alle 16 per concludersi proprio in piazza Loggia dietro allo striscione ” Liberiamo aria acqua e suolo “.

Qui puoi ascoltare l’audio integrale dell’incontro tra Paroli e il Comitato

http://www.radiondadurto.org/2012/04/24/brescia-paroli-incontra-i-resistenti-di-via-brocchi/

 

Rete Antinocività Bresciana

Non sarà la fame a placare la nostra RABbia

É iniziata ieri mattina alle 8.00 la manifestazione “Non sarà la fame a placare la nostra rabbia” contro la discarica di amianto che sta per iniziare ad essere operativa in via Brocchi nel quartiere di San Polo a Brescia.Alle 8.00 il nostro amico Mario ha iniziato le sue 24 ore di digiuno. Sarà il primo di una serie di volontari che tutti i giorni per 24 ore, a turno,  digiuneranno in piazza Loggia all’ingresso della sede del Comune di Brescia per chiedere il blocco dei lavori di questa nuova criticità che viene aggiunta alle tante già presenti nella zona di San Polo.

É possibile immagazzinare praticamente a cielo aperto 80000 tonnellate di amianto a poca distanza dalle case coprendolo solo con un film di plastica?

Come mai in altri paesi le misure di sicurezza adottate sono enormemente superiori? Basta pensare che negli Stati Uniti l’amianto viene conservato negli stessi siti e con le stesse misure di sicurezza che sono usate per le sostanze radiattive.

Ma il Sindaco di questa città non è responsabile della sicurezza dei suoi cittadini?

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