Scritti da c.s.a. Kavarna

Avvisi a Cremona, la repressione continua…

censuraGiovedì 19 Dicembre 2013 è una data particolare che in se non è nulla, ma che sicuramente ricorderò per molto tempo (diciamo per almeno tre anni…).
Erano circa le 10 e 30 del mattino, infatti, quando la mia già vacillante tranquillità venne ulteriormente scossa da una novità inaspettata e decisamente poco voluta.
Pare che il signor Questore di Cremona, in data 29 Novembre 2013, abbia emesso un Avviso Orale nei miei confronti (ennesimo atto repressivo che mi colpisce nell’ultimo periodo), appigliandosi a una serie di accuse ridicole ed improbabili, mai provate e sopratutto non provabili, in quanto pura fuffa. Mi si imputa di avere un comportamento antisociale…le cause probabilmente sono da ricercare nella lotta quotidiana contro questo esistente che porto avanti con i miei fratelli e le mie sorelle tramite Zone Temporaneamente Autonome, lotta contro le galere espressa con la solidarietà verso i detenuti, opposizione contro il fascismo e una vita passata cercando possibilità per ribaltare questo esistente fatto di oppressione, chiavistelli e relazioni mercificate.
Questo Avviso Orale non fermerà né la mia determinazione né la mia tensione etica di venire ai ferri corti con questo mondo.
Colgo l’occasione per esprimere la mia solidarietà a Mattia, Chiara, Nicolò e Claudio (ultime vittime della repressione contro i No TAV) e a tutti quegli individui che lottano per rivoltare questa merda chiamata società.
Terrorista è lo Stato.

Un compagno anarchico

Repressione ad altà velocità, passa anche per Cremona

resistere-per-riesistere

Non ho parole per l’educata ignoranza che sovente si sente nelle scuse dei vili difensori dell’indifendibile
(Fedor Dostoevskij)

Nell’ultimo periodo, in un luogo apparentemente tranquillo come Cremona, polizia, carabinieri e vigili urbani stanno intensificando le loro odiose azioni di repressione verso gli indesiderabili che navigano in città.
Sarà che i sabotaggi verso punti del potere, le lotte per la casa, la solidarietà con i detenuti, la lotta con e per gli ultimi di questa società (questuanti, venditori “abusivi” e giovani senza un futuro) e l’opposizione quotidiana a tutti i fascismi di questo marcio esistente stanno aumentando sempre più.
Non passa inosservato che furti e rapine sono in continuo aumento, sintomo di un malessere sociale che tende a scaturire una veloce riappropriazione a quello che questa società toglie sotto i propri occhi alla maggior parte della gente, stufa di vedersi negare una vita realmente vissuta.
PROSEGUI LA LETTURA »

Con i fratelli in strada, contro la repressione!

tumblr_mg528vveUO1r2lvu4o1_500Nell’ultimo mese, in questa triste città, alcuni commercianti (non tutti, per fortuna che qualche bottegaio non prende parte a questo circo della meschinità) hanno pensato bene di ravvivare le proprie giornate, fra il fetore della merce e la puzza del denaro, lanciando la crociata contro i venditori «abusivi», i questuanti e chi chiede qualche moneta per tirare a campare.
Messaggio recepito forte e chiaro dall’amministrazione comunale che, paurosa di non avere più un tornaconto elettorale da parte di questi discutibili soggetti poco pensanti e molto monetari, ha preso la palla al balzo per lanciare la sua mano violenta, ergo la bizzarra polizia locale, su alcuni indesiderabili delle strade.
Come al solito il potere politico-economico se la prende con chi è nettamente più debole: i più poveri, i più ricattabili, quelli che hanno tutto da perdere per tre borse e due cinture in croce o nemmeno quelle…
PROSEGUI LA LETTURA »

Nessuno spazio per i fascisti di Casa Pound, nè in Villetta nè in città

zona_antifa_stencilNel mese di ottobre, i fascisti di Casa Pound, tenteranno di fare un presidio/banchetto in Villetta per distribuire pasta, alimento che non verrà consegnato a tutti, ma sarà la discriminante etnica a farla da padrone. Non lo affermiamo per mera contrapposizione a questi inutili individui, ciò che scrivono sui loro comunicati e siti internet è molto chiaro e non da adito a nessuna altra conclusione.
Questo gesto populista e propagandistico è un chiaro tentativo di infiltrarsi in contesti e quartieri totalmente avulsi al pensiero neofascista, un modo subdolo e vigliacco di dividere il povero italiano da un povero che viene da qualsiasi altra parte del mondo. Il messaggio lanciato da questo tipo di iniziative è la divisione tra poveri e non la solidarietà tra sfruttati.
PROSEGUI LA LETTURA »

Basta Morti Di Stato

46In un periodo dove la repressione si fa sempre più sentire contro chi lotta per ribaltare questo esistente, in Val di Susa violenza poliziesca e perquisizioni con l’accusa famigerata di terrorismo contro i No Tav, a Modena arresti contro chi lotta per buttare giù i CIE e a Milano per gli scontri contro lo sgombero dell’ex-Cuem in università, nel carcere di Cremona succedono in brevissimo due fatti:
domenica un prigioniero tenta (e quasi ci riesce…) il più grande sogno di libertà, tentando di evadere e oggi (lunedì) si consuma l’ennesimo “suicidio di Stato” in questo putrido lager di Cremona.
PROSEGUI LA LETTURA »

Sostieni Luca, licenziato perché NOTAV

Luca è stato arrestato il 26 gennaio insieme ad altri NOTAV per avere difeso la nostra terra e il nostro futuro.
Benchè privato della sua libertà, Luca insieme ad altri detenuti NOTAV, ha partecipato a delle proteste per rivendicare i diritti negati all’interno del carcere delle Vallette (in particolare veniva contestata la riduzione delle ore di socialità e d’aria, che spettano ai detenuti per legge, nonché la natura fortemente restrittiva di quelle concesse). Gli sviluppi di queste proteste hanno portato a delle ulteriori misure repressive dei NOTAV e alla loro dispersione in diverse carceri piemontesi.

PROSEGUI LA LETTURA »

Kavernicolo #4²

sAbøTAZ

(Clicca sul logo per il link)
FIGHT THE POWER – STAY UNDERGROUND

La funzione dello stato

Una delle superstizioni più diffuse del nostro tempo è che lo Stato sia una specie di provvidenza capace e disposta a soddisfare i bisogni, gli interessi e le aspirazioni di tutti coloro che, per numero, per ricchezza o per abilità, riescono a farsi ascoltare dagli uomini che ne esercitano il potere.
In un certo senso, ciò può essere vero per alcune categorie privilegiate che lo Stato può soddisfare a spese delle moltitudini diseredate ed operose. Ma non può mai essere vero né per la grande maggioranza né per la totalità dei cittadini. E ciò per due ragioni fondamentali: primo perché lo Stato non ha se non quel che riceve, o, per meglio dire, confisca ai sudditi; se restituisse a questi tutto quel che ha confiscato, la sua esistenza non sarebbe materialmente possibile; e se lo fosse, diverrebbe inutile. Secondo, lo Stato è sempre un organismo creato dalla minoranza privilegiata a difesa e tutela dei propri privilegi, e la sua missione non è già di estendere a tutti i benefici inerenti ai monopoli dei pochi, ma di assicurare a questi la parte maggiore e migliore dei frutti del lavoro di tutti.

Kavernicolo #3²