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Ma quale punk?

Ma quale punk? Sì, siamo punk anarchici! …e allora?

Non possiamo accettare quanto sta succedendo ultimamente a Lugano attorno “all’ambiente punk”; per quel che ci riguarda la situazione al momento è diventata inaccettabile.

Solitamente cerchiamo il contatto umano con le persone anziché uno squallido botta e risposta da tastiera. Preferiamo diffondere le nostre idee tramite l’organizzazione di iniziative e concerti e distribuendo volantini, ‘zine autoprodotte ed opuscoli informativi; con l’intento di creare discussioni costruttive con chi ci sta intorno e cercare poi una complicità nella lotta contro questa società che quotidianamente opprime le nostre esistenze.

Questa volta pero’ siamo stati chiamati in causa tramite un social network (di proprietà di una multinazionale), venendo definiti come “dei ragazzini che ascoltano punk da tre settimane e che hanno scoperto Bakunin da due giorni” e quindi, oltre che con i soliti metodi, utilizzeremo anche questo canale di comunicazione per esprimere il nostro pensiero, sebbene questo canale non sia troppo di nostro gradimento.

Ci sentiamo di dover prendere posizione in merito al comunicato della Nextpunk Records riguardo alla “scena punk locale” e all’annullamento del concerto di Bloody Riot e Because the Bean organizzato dall’etichetta luganese allo Studio Foce in data 20 febbraio 2015.

Non possiamo accettare che un politichello infame, che è entrato in un partito razzista e xenofobo come la Lega dei Ticinesi per cercare di guadagnarsi qualche consenso ed una poltrona in consiglio comunale a Lugano, (dopo che non ci è riuscito con il Partito del Lavoro, ora Partito Comunista); si permetta di cercare di insegnare cosa sia punk e di insultare ed infamare pubblicamente chi da anni è presente e attivo sul nostro territorio (e non solo), arrivando addirittura a minacciare di valutare l’ipotesi di eventuali denunce.

Tutto questo solo perché qualcuno ha pensato bene di dirgli ciò che pensava e di avvisare gli ignari membri di un gruppo musicale punk anarchico, attivo da 20 anni, che sono stati chiamati da un’etichetta fondata da un appartenente al movimento della Lega dei Ticinesi per andare a suonare in un locale gestito dalle istituzioni locali.

La Nextpunk Records si autoproclama “organizzatrice di eventi punk”? Ma quale punk?

La promozione di concerti completamente fini a se stessi durante i quali ci si rinchiude in strutture concesse dalle istituzioni politiche locali o in un parco recintato sotto il controllo di agenti di sicurezza privati e polizia non sono altro che un tentativo di assorbire la rabbia punk all’interno di questo sistema ed un astuto metodo per canalizzare la rivolta nei limiti della legalità e tra i parametri concessi da questa città e dalle sue istituzioni.

Durante questi eventi non si respira assolutamente nessuna aria di scontro sociale, sono completamente funzionali a chi tenta quotidianamente di annichilire le nostre esistenze e durante il fine settimana vuole “darci il biscottino” permettendoci di organizzare degli squallidi concerti che si svolgono in situazioni al limite dell’assurdo.

Punk non è solo un fottuto concerto musicale relegato al divertimento concessoci nel fine settimana in cui sfogare le nostre frustrazioni perché lavoriamo come delle merde per il sistema tutti i cazzo di giorni. La nostra rabbia per la vita che vogliono costringerci a fare ci scorre dentro le vene ogni fottuto giorno e il concerto che organizziamo è solamente una parte di ciò che siamo.

Il punk è l’espressione di questa rabbia, è una forma di ribellione a tutte le forme di controllo sociale che ci opprimono e ci negano la nostra libertà.

Intendiamo il punk e altre sottoculture underground come delle forme di ribellione al sistema dominante e non come un “verbo” da professare davanti ad una boccale di birra, per cui ci rifiutiamo di avere un dialogo e creare dell’armonia coni carnefici della libertà che collaborano con le istituzioni, i partiti politici e gli sbirri.

Ci siamo sempre rifiutati di utilizzare canali di comunicazione ufficiali come i mass media o richiedere permessi ad apparati dediti al controllo sociale quali le istituzioni e la polizia per poter svolgere le nostre iniziative perché di fatto, con queste iniziative, intendiamo porci in contrapposizione a questi apparati, e non, come qualcun altro, andarci d’amore e d’accordo.

Non scenderemo a nessun compromesso con chi ogni giorno vuole farci chinare il capo di fronte a tutte le imposizioni che questa società ed i suoi aguzzini tentano di farci subire.

Non ci spaventano le minacce di uno stupido leghista “autoproclamatosi” punk, non nuovo a questo tipo di infamate, che addirittura si è distanziato ed ha condannato pubblicamente tramite i mass media i tafferugli avvenuti con la polizia in occasione del Nextpunk Festival 2008.

Se mai, durante un concerto punk, dovessero capitare dei tafferugli contro le forze repressive che proteggono gli interessi di questa città, sarà per noi un giorno di festa come lo sono il Natale e la Pasqua per i Cristiani.

Sì, è vero, siamo accecati dall’odio, ma fino a quando non ci libereremo dalle catene che ci vengono strette ai polsi i nostri occhi non potranno ammirare la bellezza di una vita senza costrizioni ed i nostri cuori non potranno battere al ritmo selvaggio della libertà.

Non riusciremo mai ad essere contagiati fino in fondo dall’amore perché in questo mondo libertà è sinonimo di dovere. Abbracciamo desideri che vanno ben oltre ad una vita triste e miserabile composta da una routine che ci obbliga a produrre e consumare spingendo i nostri corpi e le nostre menti verso il suicidio quotidiano.

Punk è la risposta a questo suicidio quotidiano. Punk è la nostra vita, non solo la nostra musica.

Continueremo il nostro percorso di lotta contro l’esistenza marcia e puzzolente che vorrebbero farci vivere, verso i nostri sogni e le nostre aspirazioni di libertà.

Invitiamo gli altri progetti, crew ed individui presenti sul territorio che abbracciano questi desideri e condividono i nostri pensieri a continuare il loro cammino verso la libertà e verso la distruzione di questo mondo.

O li combatti o sei complice loro!

Allucinazione Metropolitana