Articoli nella categoria Politica

Grecia – Il lavoro libera?

da actforfreedomnow – culmine.noblogs.org | trad. cenere(at)inventati.org

Il lavoro penetra e determina la nostra intera esistenza. Il tempo scorre implacabile al suo ritmo mentre noi oscilliamo in un identico e deprimente circondario con un ritmo sempre crescente.

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Dalla Politica alla Vita

Ogni tanto ricapita di imbattersi in testi come il seguente, testi “essenziali” oggi, e dato che spesso si sentono utilizzare termini quali “politica”, “sinistra” o “anarchismo” ve lo propongo. Non solo una riflessione su i termini in questione ma un più radicale discernimento, che immagino di difficile “digestione” per alcuni.

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Forche e forconi, di cosa si tratta? Rispone P. Guerrieri

La Sicilia è bloccata dal movimento dei forconi, di che cosa si tratta?
Lo abbiamo chiesto a Pippo Gurrieri, ferroviere, attivista della CUB, storico militante libertario siciliano e redattore di Sicilia Libertaria.

http://www.archive.org/download/120120trapani/120120pippogurreri.mp3

Fonte: Radio OndaRossa

Vi ha spaventato il 2011? Tranquilli, il 2012 sarà peggio!

L’anno nuovo è cominciato peggio di come era finito quello vecchio.
Dalla mezzanotte del 31 dicembre sono aumentate le tariffe di luce (+ 4,9%), gas (2,7%) ed autostrade (3,52%). Si tratta di tariffe amministrate, decise cioè direttamente dai pubblici poteri.
Ci sono stati poi altri aumenti di altre tariffe amministrate, come il canone RAI (per chi lo paga), e di tariffe controllate, come quelle delle assicurazioni per le auto. In sei regioni sono aumentate anche le accise regionali sulla benzina.Il grosso degli aumenti di capodanno riguarda l’autotrasporto e questo, in un paese dove l’80% delle merci viaggia su gomma, si trasformerà in un ulteriore aumento dell’inflazione. L’ennesimo aumento delle tariffe autostradali merita qualche considerazione specifica, visto che si tratta di una delle più cospicue rendite percepite da pochi “imprenditori” privati (in particolare la famiglia Benetton) a scapito della collettività. PROSEGUI LA LETTURA »

Sul movimento dei forconi e la rivolta popolare in Sicilia

Mentre scriviamo è in atto in tutta la Sicilia la protesta organizzata da Movimento dei forconi, Aias ed altre associazioni minori che si sono man mano aggregate. Si tratta di una realtà eterogenea, le cui potenzialità erano note, ma la cui portata sociale si potrà cominciare a verificare a partire da questa settimana. Di fatto, dopo la protesta degli anni ottanta degli “abusivi per necessità”, non si erano più verificati movimenti così diffusi e radicali, in grado di intercettare il crescente malcontento e di dare delle risposte alla crescente voglia di protagonismo, da anni repressa nei meccanismi del clientelismo e della delega.

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Roghi marocchini: tre disoccupati si immolano a Rabat

Ieri pomeriggio tre disoccupati si sono immolati a Rabat e versano ora in gravissime condizioni.
Dopo 12 giorni di sit-in partecipatissimo sul tetto del ministero dell’educazione marocchino, e constatata ancora una volta l’indisponibilità delle autorità ad ascoltare le rivendicazioni dell’iniziativa organizzata dai diplomati disoccupati, tre giovani manifestanti hanno scelto di darsi fuoco per esprimere la propria collera contro le istituzioni. Sembra che il motivo scatenante sia stato il rifiuto del ministero di far pervenire al presidio acqua e cibo indispensabili per continuare l’iniziativa. A quel punto la decisione di scendere in strada e portare per le vie del centro della città la rabbia della protesta. Ma una volta dispersa violentemente la manifestazione dalla polizia in tre si sono cosparsi di benzina e in poco tempo erano già avvolti completamente delle fiamme.

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Il TGV tra Torino e Lione c’è già e funziona bene! Ma dai?!

Sui quotidiani Repubblica e Stampa nelle edizioni locali oggi spadroneggia la notizia che il nuovo servizio offerto dalle ferrovie francesi funziona e anche bene, per numero di utenti e bilancio econimico attivo. Cerchiamo di partire però con ordine nell’analizzare questa notizia. Il tgv Torino Lione o meglio Milano-Torino-Lione-Parigi funziona ormai da anni, è molto comodo, veloce e copre una utenza passeggeri stabile nel tempo. Dallo scorso inverno trenitalia ha abbandonato questo servizio che riteneva in perdita chiudendo le sue tratte. SNCF con una intelligente analisi di mercato ha deciso di investire invece su questo servizio proponendo da dicembre tre treni al giorno in entrambe le direzioni della tratta. Per promuovere questo servizio ha offerto ai passeggeri dei biglietti a prezzo agevolato fino alla fine del mese al prezzo di 25 euro. Trenitalia per non smentirsi ha deciso di boicottare con ogni mezzo il concorrente francese eliminando dalle sue biglietterie la possibilità di acquisto. Spieghiamoci meglio, i treni partono da Milano, fermano a Torino, arrivano a Parigi tre volte al giorno ma un passeggero che sale nelle stazioni italiane non trova i biglietti e deve acquistarli in rete. PROSEGUI LA LETTURA »

Milano – Notizie dal lager di via Corelli

riceviamo e diffondiamo:

Solite sono le perquisizioni seguite da violenti pestaggi. Nella mattinata del 16/12/2011 in una sezione un recluso, appena arrivato, incendia la camera e viene portato via, purtroppo non si riesce a risalire né al nome né se sia stato arrestato o portato altrove.
Il 22/12/2011 alle due di notte vengono bruciate due camere ed i bagni, una persona viene arrestata e portata a San Vittore con l’accusa di incendio doloso. Siamo in attesa della data del processo non ancora stabilita, appena ne saremo a conoscenza verrà divulgata. Ai primi di gennaio un’altra persona, appena arrivata, incendia il materasso della sua camera e viene arrestata, purtroppo anche di questa non si è riusciti a risalire al nome.
Altre notizie di quello che accade dentro quelle mura sono la mancanza di assistenza medica, scarsa alimentazione, minacce di arresto da parte dell’ispettore, senza alcuna motivazione, un tentato suicidio, gesti di autolesionismo; ai colloqui ci sono stati episodi di violenza fisica da parte dei militari nei confronti dei reclusi con schiaffi per evitare e negare il contatto fisico, abbracci, carezze, baci. Intanto continuano le
espulsioni seguite da nuovi arrivi per riempire tutte le sezioni.
Il 15/01/2012 dopo una perquisizione, dove sono stati trovati cellulari e carica batterie prontamente sequestrati, nella sezione E, si scatena la ribellione, incendiano tutti i materassi, interviene la polizia che arresta tutta la sezione, ben 27 persone. Siamo a conoscenza del nome di uno degli arrestati, tramite sua moglie che ci aggiornerà per quanto riguarda il processo. Tra ieri e oggi ci sono state le convalide d’arresto.
Abbiamo deciso e proviamo a rompere l’indifferenza verso questa quotidianità iniqua e crudele. Leviamo la voce e agiamo contro i potenti che vogliono gestire la nostra vita. Ma la nostra vita appartiene solo a
noi, così come la nostra libertà, non dobbiamo fare altro che riprenderci ciò che ci spetta. Spezziamo l’isolamento, sostegno ai rivoltosi!

Buttiamoli fuori bordo, cazzo!

Quel che è accaduto all’isola del Giglio, l’incredibile naufragio di una nave da crociera a pochi metri dalla costa, è proprio una metafora del mondo in cui viviamo.
Un’imbarcazione mastodontica, gioiello dell’industria navale, con tutti i confort, ipertecnologica, adibita al trasporto di persone a fini di puro divertimento. Più che una nave, un albergo galleggiante. Un vero e proprio simbolo del lusso e dello sfarzo, ma di quel lusso e di quello sfarzo finti e stucchevoli, alla portata di molte tasche. I veri ricchi, si sa, non viaggiano su navi da crociera, possiedono le proprie imbarcazioni private. Non si mescolano coi cafoni arricchiti, con quella classe media che si può permettere di sborsare un migliaio di euro per una crociera. Una settimana di “piacere” organizzato, patinato, catalogato, per sentirsi al di sopra dell’inferno in cui si danna il volgo innumere, per sentirsi alle porte del paradiso dei privilegiati.

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Sinistra d’Egitto

Le piazze d’Egitto continuano a rifiutare la normalizzazione del processo rivoluzionario. Ed è in queste piazze che la presenza della sinistra può ancora risaltare ed essere decisiva nelle prossime difficili sfide che attendono l’Egitto.

Gennaro Gervasio*
da Nena-news

Articolo tratto da www.nena-news.globalist.it
Il Cairo, 18 gennaio 2012, Nena News – I risultati finali delle prime elezioni parlamentari dell’Egitto post-Mubarak non sono stati ancora annunciati, ma con solo settanta seggi all’incirca ancora da aggiudicare su 498, nei ballottaggi dell’ultimo turno e dove i risultati erano stati annullati per irregolarità, è chiara la fisionomia dell’Assemblea che si riunirà per la prima volta il prossimo 23 gennaio. Giustizia e libertà, il partito dei Fratelli musulmani, raggiungerà una maggioranza relativa di circa il 45%, seguito a distanza dal partito salafita el-Nur. Nel nuovo parlamento, la presenza della sinistra, come quella delle donne egiziane, sarà molto limitata. Difatti, la coalizione «la Rivoluzione continua», che presentava un programma spiccatamente di sinistra, dovrebbe ottenere una decina di seggi, mentre i due partiti di centro-sinistra, il vecchio Tagammu e il nuovo social-democratico, sono in posizione nettamente subordinata rispetto ai liberali con cui hanno formato l’alleanza del «Blocco egiziano», che dovrebbe raggiungere circa 40 deputati.

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