(10 febbraio 2012) – Un gruppo di Marines si è fatto fotografare, in Afghanistan, sotto una bandiera con il simbolo delle SS. L’immagine sta rimbalzando nei social network, ma per il comandante si è trattato solo di “ignoranza”e, di conseguenza, nessuno di loro sarà punito. L’America si indigna e scattano le polemiche, mentre ancora il mondo è sotto choc per quelle altre foto che ritraevano alcuni soldati dello stesso corpo, nell’atto di orinare su alcuni prigionieri afghani.

Ennesimo scandalo, dunque, per i militari americani all’estero. Un gruppo di cecchini del corpo dei Marines ha posato sotto una bandiera con il simbolo nazista delle SS su fondo nero ben in evidenza. Le autorità militari statunitensi sarebbero venute a conoscenza della vicenda già a novembre dello scorso anno, a seguito della pubblicazione della foto sotto accusa, su un blog di una casa venditrice di armi, la “Knight’s Armament Company”. La società ha ritirato lo scatto, subito dopo lo scoppio delle polemiche.

La foto risalirebbe al settembre 2010: vi si vede il gruppo dei soldati, riunito sotto la bandiera americana e sotto un’altra bandiera scura, su cui svetta chiaramente il simbolo delle “SS” (le “Schutzstaffel”, il corpo militare d’élite dei nazisti, fondato nel 1925 e guidato dal famigerato Heinrich Himmler) . I Marines sostengono che il simbolo sarebbe stato scelto per rappresentare l’unità “Sniper Scout”, quella cioè immortalata nello scatto.

Dalla base militare californiana di Camp Pendleton, ieri hanno fatto sapere che si è trattato di un “incidente” dovuto fondamentalmente all’ignoranza dei soldati. Secondo il maggiore Gabrielle Chapin, portavoce della base, i ragazzi quindi non vanno puniti: “Nessuno sarà punito perché quello dei ragazzi è stato un gesto di ignoranza e di stupidità, piuttosto che una proclamazione volontaria e cosciente”.

Per i militari “l’incidente” non era motivato da considerazioni razziali e le persone coinvolte nello scandalo hanno riconosciuto che effettivamente quel simbolo poteva essere mal interpretato e che, di fatto, poteva non risultare “conforme ai valori del corpo dei Marines”. Nella nota di Camp Pendleton è stato però ricordato a tutti i Marines che fanno parte di quell’unità, che “ogni recidiva sarà punita”.

Eva Signorile