di M. Calamari – Il tecnocontrollo non è solo un modo per sollevare l’uomo dalla responsabilità di vigilare sulla sicurezza. E’ anche un modo per sollevare l’uomo dalla responsabilità di commettere degli errori
Roma – Come profetessa in tempi di guerra Cassandra è sempre stata ipersensibile alle applicazioni militari dell’informatica, ed in particolare alle situazioni in cui il giudizio umano viene sostituito, anche solo in parte, da quello di una macchina.
È stato il caso dei primi vagiti dei droni killer automatizzati, e prima ancora degli automatismi applicati a situazioni che decidono dei buoni e dei cattivi, della vita e della morte.
Per questo ritiene importante la notizia, molto commentata dalla stampa internazionale e punto da quella italiana, di una promettente ricerca svolta alla Carnegie Mellon con i finanziamenti della DARPA cioè dell’esercito americano, volta a prevedere i comportamenti delle persone partendo da riprese di videosorveglianza.Mind’s Eye: “l’Occhio della Mente”, o per meglio dire “Using Ontologies in a Cognitive-Grounded System: Automatic Action Recognition in Video Surveillance”, vale a dire “L’uso di ontologie in un sistema basato sulla conoscenza: Riconoscimento automatico di azioni nelle riprese di videosorveglianza”.
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