Ancora proteste e scontri contro il governo a Bucarest, dove un migliaio di persone sono scese in piazza contro i provvedimenti di austerity varati dal governo A Nella capitale i manifestanti hanno fronteggiato la polizia ed eretto barricate dando fuoco a edicole e cassonetti della spazzatura. Quelle di ieri nella capitale romena sono state le più violente manifestazioni dall’inizio della protesta giovedì scorso: solo ieri oltre 50 manifestanti sono stati feriti dalla repressione poliziesca e circa 40 fermati. Manifestazioni si sono tenute anche a Cluj, Timisoara e Iasi.
I manifestanti chiedono le dimissioni del primo ministro Emil Boc e del presidente Traian Basescu, ritenuti responsabili del drastico abbassamento del livello di vita a causa delle misure di risparmio e austerità adottate negli ultimi mesi.Tra queste l’aumento delle tasse e il taglio del 25% degli stipendi nel settore pubblico. Le proteste erano iniziate giovedì quando Raed Arafat, funzionario del ministero della Sanità, si è dimesso perché contrario alle riforme sanitarie proposte del governo. Venerdì il presidente Traian Basescu ha ordinato di abolire la riforma, ma le proteste si sono ugualmente trasformate in manifestazioni anti-governative.
Cesare La Mantia, docente di storia e istituzioni dell’Europa centrale all’Ateneo di Trieste