La lotta dei lavoratori dei cantieri di Sestri Ponente e di Palermo in corso dallo scorso giugno (presentazione del Piano Bono), che è culminata con la recente occupazione dell’aeroporto di Genova da parte degli operai e che si sta svolgendo ancora in queste ore con scioperi e blocchi stradali, ha per ora ottenuto una convocazione a Roma. L’incontro con il Governo, rappresentato dal ministro Passera, non solo non ha dato risposte certe e garanzie alle migliaia di lavoratori in procinto di andare in cassa integrazione, tra i quali diverse centinaia (a Genova e Castellammare di Stabia), con la prospettiva di non poter tornare più al lavoro per la chiusura definitiva degli stabilimenti, ma non ha nemmeno rilanciato la proposta di una ripartizione dl lavoro tra cantieri (già praticata in passato senza problemi), che consentirebbe la sopravvivenza di quelli a rischio chiusura fino a nuove commesse. E ai dipendenti Fincantieri a rischio vanno aggiunti altrettanti lavoratori di ditte appaltatrici, che anzi in alcuni cantieri li superano per numero.
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Fiat Dux – Note a margine
Il contratto specifico di primo livello è entrato in vigore dall’1/01/2012 in tutti gli stabilimenti FIAT. Esso cancella il CCNL e tutti i contratti aziendali esistenti. Ad esso si accompagnano: il contratto specifico dell’auto ed il recesso (disdetta) del CCNL 2008 dei metalmeccanici, che passerà alla storia come l’ultimo votato dai lavoratori.
Sono tre passaggi che i padroni hanno fatto nel giro di 10 giorni (da 13 al 23 dicembre 2011), e che modificano radicalmente le relazioni sindacali nonché le relazioni sociali in Italia. In sostanza si chiude un ciclo di protagonismo dei lavoratori e del sindacato conflittuale/rivendicativo.
E’ utile porre inoltre attenzione agli interventi legislativi , il collegato lavoro, l’art.8 di Sacconi, quest’ultimo intervento non ancora concluso, per cui manca ad esempio la riscrittura dello Statuto dei Lavoratori o l’ulteriore modifica di sue parti. Tutto questo svolge una funzione fondamentale di disarticolazione del diritto del lavoro, completando l’opera ed eliminando di fatto diritti e tutele.