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Fuori i fascisti dalla città, Cremona resiste ed insiste.

Sabato 14 gennaio saremo in piazza Sant’Agata (Cremona), dalle ore 10,00 per contrastare il convegno sulla crisi economica proposto dal partito razzista, xenofobo e fascista di Forza Nuova.
Con questo incontro, dove razzisti e xenofobi si parleranno addosso come al solito, cosa vogliono proporre? L’uscita dalla crisi come nel ’29 con regimi nazifascisti, guerre, distruzioni e il riemergere di tutti i loro valori carichi di morte?
Forza Nuova è nata per terrorizzare, picchiare ed uccidere la diversità e l’alterità sociale, fondando il proprio “movimento” sull’odio razziale, l’omofobia, l’antisemitismo e il perseguimento violento di tutte quelle finalità che non si riconoscono nei valori del fascismo.
Negli ultimi anni, nel neofascismo italiano è in atto un’evoluzione(?), cioè la tendenza e il ricercare valori di riferimento non solo nel ventennio mussoliniano ma direttamente nel nazismo, come le istanze che negano l’Olocausto e il riemergere di una ideologia difensiva della becera “identità bianca”. Questi fascisti hanno naturalmente le spalle parate dai loro camerati più anziani che ora stanno al governo di città, regioni e del paese; è qui che sta la gravissima responsabilità dell’amministrazione comunale di permettere questa manifestazione di intolleranza e di odio in una città che fa dell’antifascismo un valore fondamentale.
I vecchi camerata, ora assessori, De Bona e Nolli, non hanno niente da dire??? Ha senso militarizzare una città per l’adunata di queste carogne?
Il CSA Kavarna è pronto a lottare su tutti i fronti contro i rigurgiti fascisti, sia sul fronte culturale, per smascherare la reale essenza autoritaria, razzista, omofoba e sessista, sia sul piano militante, per non permettere nessuna agibilità politica a questi loschi individui.
La voglia di libertà è più forte di qualsiasi autorità!
Per ricacciare fuori dalla storia i fascisti, diamo appuntamento a tutte le individualità e organizzazioni antifasciste per un sabato militante di opposizione!
ORA E SEMPRE RESISTENZA
c.s.a. Kavarna

Il Cesio 137 minaccia la falda di Brescia

Una cava dismessa contenente materiale radioattivo potrebbe aver contaminato la falda superficiale della periferia a sud-est di Brescia?

È il timore contenuto nella relazione dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, che si è recata sul posto lo scorso giugno dopo 12 anni dalla scoperta del sito radioattivo.

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Prosegue la protesta contro Equitalia in Sardegna, nuova busta con esplosivo alla sede romana.

Una busta con esplosivo è stata recapitata alla sede di Equitalia a Roma, sul Lungotevere Flaminio. La busta, indirizzata al direttore della sede, conteneva polvere pirica che fuoriusciva e un pezzo di corda.
Otto manifestanti del cosiddetto “popolo delle partite Iva anti-Equitalia” ha invece occupato il nono piano del palazzo della Regione, in viale Trento a Cagliari, davanti al quale è allestito, da circa due  mesi, un presidio permanente.  “Noi siamo per l’equità e la giustizia, ma i sequestri della propria azienda e della casa dove si abita sono abusi di potere che umiliano i cittadini ed i lavoratori – dicono i manifestanti – per questo oggi i componenti del Presidio hanno occupato gli uffici regionali sollecitando la Giunta di centrodestra affinchè Equitalia sparisca dalla nostra isola”
Radio Onda d’ Urto

Grandi frese, enormi disastri.

La galleria Sparvo è un tunnel della lunghezza di 5,5 chilometri progettato per la Variante di Valico tosco-emiliana, complessivamente lunga 65,8 chilometri per un costo totale di 3 miliardi e 686 milioni di euro. La sua realizzazione è stata affidata ad un’associazione temporanea di imprese tra Vianini-Toto-Profacta. La terza di queste sembrerebbe corrispondere alla ditta bresciana con sede a Trento il cui Presidente, Alessandro Faustini, l’imprenditore recentemente citato in un’intercettazione nel caso “Nicoli Cristiani“, è intenzionato a costruire una discarica d’amianto nel Parco delle Cave di San Polo. La Toto Costruzioni, invece, fa capo a Carlo Toto, proprietario di Air One, coinvolto in giri di mazzette e tangenti e condannato nel 1988. Nel 2008 a Barberino di Mugello tre operai della Toto perdevano la vita proprio nel cantiere autostradale della Variante di Valico. Vianini S.p.a, invece, è parte del gruppo Caltagirone, in merito al quale ogni commento è superfluo.

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