Articoli nella categoria Internazionale

Internet, ora tocca a Indymedia l’oscuramento per diffamazione

di Fulvio Sarzana

Il Giudice delle indagini preliminari di Milano, su richiesta della locale procura, ha disposto il 24 maggio scorso il sequestro preventivo delle pagine web del network di informazione indipendente Indymedia. Si tratta in particolare di pagine tratte dalle sezioni Piemonte e Toscana del network.

L’ordine di oscuramento delle pagine web,  è stato trasmesso il 13 giugno a tutti i provider italiani perché disponessero l’inibizione all’accesso ai cittadini italiani, dal momento che i server del network sono residenti all’estero.

La ragione dell’ordine di inibizione risiede nella presenza di quattro articoli di stampa ritenuti diffamatori da una società multinazionale che aveva sporto querela contro il network. PROSEGUI LA LETTURA »

L’FBI sequestra il server di ECN per una email partita dall’Anonymous Remailer

Attacco all’anonimato

Lo scorso mercoledì, 18 aprile, alle 16:00 ora di New York City (le 22:00 ora italiana), le autorità Federali statunitensi hanno rimosso un server dalla colocation condivisa da Riseup Networks e May First/People Link a New York City. Il server sequestrato era gestito dall’italiana ECN.org il più vecchio fornitore di servizi internet indipendente d’Europa che, tra le altre cose, fornisce il servizio di anonymous remailer Mixmaster, obiettivo di un’indagine dell’FBI in merito alle minacce di attentati all’Università di Pittsburgh.

“L’azienda che gestisce la struttura ha confermato che il server è stato rimosso in concomitanza con la presentazione di un mandato di perquisizione presentato dall’FBI – ha dichiarato il direttore di May First/People Link, Jamie McClelland -. Il sequestro del server non rappresenta solo un attacco contro di noi, ma contro tutti gli utenti di Internet che dipendono dalle comunicazioni anonime”.

PROSEGUI LA LETTURA »

ACTA: farmaci generici ed importazione parallela di medicinali.

Uno degli aspetti meno conosciuti di ACTA riguarda il possibile impatto che il trattato anticontraffazione potrebbe avere sul mercato dei farmaci. In genere il dibattito si polarizza sulle possibili conseguenze in rete delle regole a tutela della proprietà intellettuale, ma tale accordo è finalizzato anche alla tutela dei marchi e dei brevetti, la qual cosa ha delle conseguenze di non poco conto sui farmaci.
Secondo i supporters del trattato, ACTA nasce con lo scopo di proteggere la salute dei cittadini impedendo la diffusione di farmaci falsi, e quindi pericolosi, riguardando esclusivamente lo scambio illegale di prodotti attraverso i confini, mentre i critici invece sostengono che potrebbe limitare la circolazione dei farmaci generici.

PROSEGUI LA LETTURA »

Marines in posa con la bandiera delle SS naziste

(10 febbraio 2012) – Un gruppo di Marines si è fatto fotografare, in Afghanistan, sotto una bandiera con il simbolo delle SS. L’immagine sta rimbalzando nei social network, ma per il comandante si è trattato solo di “ignoranza”e, di conseguenza, nessuno di loro sarà punito. L’America si indigna e scattano le polemiche, mentre ancora il mondo è sotto choc per quelle altre foto che ritraevano alcuni soldati dello stesso corpo, nell’atto di orinare su alcuni prigionieri afghani.

PROSEGUI LA LETTURA »

Il comunicato di Anonymous, solidale con il popolo greco!

Cittadini della Grecia,

Siamo Anonymous.

Abbiamo seguito gli eventi ora in atto ad Atene, con reazioni contrastate. Siamo rattristati dalla distruzione e dalla rovina costate ad Atene ed alla gente che in essa vive da questa campagna.Eppure possiamo simpatizzare con loro. Il governo ha evitato le richieste del popolo infinite volte. Ha rifiutato di ascoltare la sua gente, e per questo motivo siamo al fianco del popolo greco. Abbiamo provato il loro dolore e le loro sofferenze. Non possiamo starcene inerti a guardare mentre il popolo è oppresso a causa di misure di Austerità che non gli gioveranno nel lungo termine.

ACTA: UE a favore, hacktivisti contro

L’approvazione del contestato trattato anticontraffazione da parte di Bruxelles ravviva il fuoco delle polemiche. Ma le proteste sembrano aver avuto l’effetto contrario, almeno in Polonia.

L’Unione Europea ha aderito a Tokyo al trattato internazionale Anti-Counterfeiting Trade Agreement (ACTA). Già ratificato da Stati Uniti, Canada, Giappone, Australia, Nuova Zelanda, Singapore, Marocco e Corea del Sud, il trattato globale anti-contraffazione che punta ad uniformare le normative nazionali in materia di proprietà intellettuale e a fornire strumenti di cooperazione internazionale in materia di enforcement, ha scatenato non poche discussioni perché dai suoi oppositori è visto come un intollerabile strumento di censura gestito a livello soprannazionale.

FIMI appoggia la sua adozione, strumento che definisce utile per proteggere la proprietà intellettuale “da contraffazione e pirateria, migliorando gli sforzi di cooperazione per affrontare insieme i problemi globali”. Spiega il Presidente di FIMI Enzo Mazza: “Non introduce alcuna nuova normativa repressiva nella UE, ma cerca di armonizzare a livello globale il contrasto alla pirateria commerciale. Non colpisce i singoli utenti e certamente non limita l’accesso alla rete. Con ACTA sarà semplicemente più facile colpire realtà criminali come Megaupload o l’organizzazione camorrista che commercia prodotti contraffatti sul piano transnazionale”.
PROSEGUI LA LETTURA »

Grecia – Il lavoro libera?

da actforfreedomnow – culmine.noblogs.org | trad. cenere(at)inventati.org

Il lavoro penetra e determina la nostra intera esistenza. Il tempo scorre implacabile al suo ritmo mentre noi oscilliamo in un identico e deprimente circondario con un ritmo sempre crescente.

PROSEGUI LA LETTURA »

Roghi marocchini: tre disoccupati si immolano a Rabat

Ieri pomeriggio tre disoccupati si sono immolati a Rabat e versano ora in gravissime condizioni.
Dopo 12 giorni di sit-in partecipatissimo sul tetto del ministero dell’educazione marocchino, e constatata ancora una volta l’indisponibilità delle autorità ad ascoltare le rivendicazioni dell’iniziativa organizzata dai diplomati disoccupati, tre giovani manifestanti hanno scelto di darsi fuoco per esprimere la propria collera contro le istituzioni. Sembra che il motivo scatenante sia stato il rifiuto del ministero di far pervenire al presidio acqua e cibo indispensabili per continuare l’iniziativa. A quel punto la decisione di scendere in strada e portare per le vie del centro della città la rabbia della protesta. Ma una volta dispersa violentemente la manifestazione dalla polizia in tre si sono cosparsi di benzina e in poco tempo erano già avvolti completamente delle fiamme.

PROSEGUI LA LETTURA »

Sinistra d’Egitto

Le piazze d’Egitto continuano a rifiutare la normalizzazione del processo rivoluzionario. Ed è in queste piazze che la presenza della sinistra può ancora risaltare ed essere decisiva nelle prossime difficili sfide che attendono l’Egitto.

Gennaro Gervasio*
da Nena-news

Articolo tratto da www.nena-news.globalist.it
Il Cairo, 18 gennaio 2012, Nena News – I risultati finali delle prime elezioni parlamentari dell’Egitto post-Mubarak non sono stati ancora annunciati, ma con solo settanta seggi all’incirca ancora da aggiudicare su 498, nei ballottaggi dell’ultimo turno e dove i risultati erano stati annullati per irregolarità, è chiara la fisionomia dell’Assemblea che si riunirà per la prima volta il prossimo 23 gennaio. Giustizia e libertà, il partito dei Fratelli musulmani, raggiungerà una maggioranza relativa di circa il 45%, seguito a distanza dal partito salafita el-Nur. Nel nuovo parlamento, la presenza della sinistra, come quella delle donne egiziane, sarà molto limitata. Difatti, la coalizione «la Rivoluzione continua», che presentava un programma spiccatamente di sinistra, dovrebbe ottenere una decina di seggi, mentre i due partiti di centro-sinistra, il vecchio Tagammu e il nuovo social-democratico, sono in posizione nettamente subordinata rispetto ai liberali con cui hanno formato l’alleanza del «Blocco egiziano», che dovrebbe raggiungere circa 40 deputati.

PROSEGUI LA LETTURA »

Globaleaks, oltre Wikileaks

di M. Calamari – Mentre Wikileaks combatte per la sua esistenza, c’è chi sta costruendo un futuro migliore per la “Public Disclosure”

Esistono moltissime persone che ritengono la pubblicazione di informazioni riservate (Public Disclosure), che in certi casi può anche avere effetti immediati negativi, un grande guadagno netto per la società civile. Nella precedente categoria esistono tuttavia persone che hanno criticato da molti punti di vista Wikileaks, il suo funzionamento, e l’operato dei suoi rappresentanti (presenti e passati) più noti, in particolare Julian Assange e Daniel Domscheit-Berg.

Coloro che promuovono o facilitano pubblicamente le attività di Wikileaks ritengono evidentemente che esse siano benefiche e positive: sono nella maggior parte dei casi entità umane come dissidenti politici, cittadini che temono ritorsioni, attivisti dei diritti civili e semplici consumatori.
Le attività di Wikileaks sono invece solitamente poco apprezzate (per usare un eufemismo) da entità non umane come stati ed organizzazioni di vario tipo ed aziende. PROSEGUI LA LETTURA »