Si forse non eravamo cosi’ tanti. Ma sembrava che lo fossimo. Un corteo bellissimo come da tempo non ne vedevamo nella nostra citta’: comunicativo, determinato, consapevole, ricco di significati e contenuti, attraversato da una moltitudine di persone ” in cammino ” di ogni genere e eta’ arrivate da ogni angolo della citta e della provincia .

Pieno di striscioni e cartelli dove l’elenco delle nocivita’ era rappresentato in tutta la sua drammaticita’, dai tanti bambini presenti , i nostri figli, le generazioni che verranno: discariche, cave, Tav, cemento, autostrade, diossine, biomasse, inceneritore, PM10, PM2,5, cesio 137, SO2, acciaierie, cromo esavalente, amianto…. . La drammaticita’ della situazione impone un’accelerazione, un cambio di marcia, un ” nuovo paradigma ” . Un’ uscita rapida da questa crisi che metta al centro il benessere e la salute delle persone. Liberare aria, acqua e suolo deve diventare un obiettivo generalizzato.Non ci sono alternative. Non ci sono scorciatoie di breve periodo utili solo a tirare la volata elettorale ai soliti noti.

Non abbiamo lanciato un sasso. Abbiamo lanciato un masso . Deve finire dritto sulla testa di chi continua a fare profitti sulla salute della gente  . Dritto sulla testa di chi governa i nostri territori e , mentre intasca bustarelle, chiude occhi e orecchie in quella che appare in modo evidente come una grave emergenza ambientale e sanitaria. I dati sulla salute dei bresciani sono ormai noti da tempo e numerose ricerche ne certificano la validita’: Brescia è la terza citta’ piu’ inquinata d’Europa, ha il record italiano di morti per tumore ( 36% del totale ) , nel 2011 l’Ospedale Civile ha avuto un incremento dell’8 % di tumori infantili, la falda superficiale è totalmente inquinata e quella piu’ profonda presenta concentrazioni di cromo esavalente ai limiti della tollerabilita’ per una persona adulta, il suolo in tutta la provincia viene consumato al ritmo di mille ettari all’anno. Cosa mangeremo? cosa respiriamo? cosa beviamo?

Basta. Dobbiamo riprenderci la vita . Il nostro futuro . Chiediamo il riconoscimento dello stato di emergenza ambientale e la conseguente moratoria di tutti i progetti in essere , tanto in citta’ quanto in provincia, che servono solo a peggiorare una situazione  gia’ decisamente compromessa. La chiusura dei pozzi inquinati e l’utilizzo dell’acqua delle nostre montagne: bisogna togliere le concessioni ai privati ( che mettono l’acqua in bottiglia di plastica e la fanno ” viaggiare ” in lungo e in largo per tutta la penisola ) e restituirla ai cittadini come richiesto dal voto referendario del giugno scorso. La convocazione degli Stati Generali sull’Ambiente ( qualcuno sta mettendo a punto un documento ? ) dal basso che veda il reale coinvolgimento dei comitati che hanno determinato il successo della manifestazione di questo pomeriggio. La riconversione ecologica si costruisce cosi’ , strada per strada, quartiere per quartiere, paese per paese, citta’ per citta’ ( montagna per montagna ).

Anche noi organizziamo le gite. Andremo in montagna, in Valsusa e sui sentieri dei partigiani .

 

R.A.B. (Rete Antinocività Bresciana)