Articoli con tag inquinamento

Sesana (ARPA) sulla cava Piccinelli: “Non sappiamo cosa sia successo”

“I dati sulla falda del sito radioattivo “ex cava Piccinelli” di Brescia non spiegano cosa sia successo né cosa stia succedendo all’ambiente”: ieri i campioni analizzati hanno escluso la presenza di Cesio 137 nell’acqua, ma per il direttore del dipartimento ARPA di Brescia il quadro del sito contaminato non è ancora chiaro.

“Non si può pensare che quattro numeri risolvano sempre i casi di tutto…lì non abbiamo visto nulla, quello che poi può essere successo in dieci anni, in cinque anni, in tre anni è tutto da stabilire…” (GIULIO SESANA, Direttore ARPA Brescia).

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3000 volte grazie – Rete Antinocività Bresciana

Si forse non eravamo cosi’ tanti. Ma sembrava che lo fossimo. Un corteo bellissimo come da tempo non ne vedevamo nella nostra citta’: comunicativo, determinato, consapevole, ricco di significati e contenuti, attraversato da una moltitudine di persone ” in cammino ” di ogni genere e eta’ arrivate da ogni angolo della citta e della provincia .

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DOSSIER: Gli inceneritori tra dati falsati e malattie in aumento

Oggi San Tommaso ha deciso di occuparsi dei cosiddetti (erroneamente) TERMOVALORIZZATORI e dei danni che questo processo di smaltimento dei rifiuti puo’ provocare. Il fatto che ci siano alternative migliori a questo processo dovrebbe far riflettere, anche perche’ ancora una volta si parla di salute e progresso, cose che non sempre vanno d’accordo.

COSA SI INTENDE PER TERMOVALORIZZATORI
Cos’è un termovalorizzatore??? Partiamo da questo concetto: i cosiddetti “termovalorizzatori” – una parola che esiste solo in Italiano e che evoca l’idea ingenuamente falsa che si ricavi valore economico dall’operazione – altro non è che un Inceneritore, che tramite la combustione ad alte temperature ‘’trasforma’’ i rifiuti e, tramite la suddetta combustione, producono energia elettrica.

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Cesio a San Polo (Brescia): 20 anni di silenzio

Rifiuti radioattivi nel quartiere San Polo di Brescia: è riemersa dagli archivi un’ordinanza del 1994 che documenta come l’Asl e il Comune sapessero della presenza del Cesio già quattro anni prima della messa in sicurezza del sito. Quattro anni in cui lavoratori e semplici cittadini hanno continuato a frequentare un’area esposta ad alta radioattività, quasi 500 volte superiore al fondo naturale.

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Il Cesio 137 minaccia la falda di Brescia

Una cava dismessa contenente materiale radioattivo potrebbe aver contaminato la falda superficiale della periferia a sud-est di Brescia?

È il timore contenuto nella relazione dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, che si è recata sul posto lo scorso giugno dopo 12 anni dalla scoperta del sito radioattivo.

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Grandi frese, enormi disastri.

La galleria Sparvo è un tunnel della lunghezza di 5,5 chilometri progettato per la Variante di Valico tosco-emiliana, complessivamente lunga 65,8 chilometri per un costo totale di 3 miliardi e 686 milioni di euro. La sua realizzazione è stata affidata ad un’associazione temporanea di imprese tra Vianini-Toto-Profacta. La terza di queste sembrerebbe corrispondere alla ditta bresciana con sede a Trento il cui Presidente, Alessandro Faustini, l’imprenditore recentemente citato in un’intercettazione nel caso “Nicoli Cristiani“, è intenzionato a costruire una discarica d’amianto nel Parco delle Cave di San Polo. La Toto Costruzioni, invece, fa capo a Carlo Toto, proprietario di Air One, coinvolto in giri di mazzette e tangenti e condannato nel 1988. Nel 2008 a Barberino di Mugello tre operai della Toto perdevano la vita proprio nel cantiere autostradale della Variante di Valico. Vianini S.p.a, invece, è parte del gruppo Caltagirone, in merito al quale ogni commento è superfluo.

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